L'esplorazione fotografica con drone si inserisce nella ricerca dottorale in progettazione architettonica e urbana dal titolo "Città Intravisibili. Dispositivi metodologici per la città informale: il caso di Napoli e le comunità rom", sviluppata da Maria Fierro presso il DIARC-UNINA.
La tesi propone una lettura inedita dei contesti dell’abitare informale nella città europea, suggerendo una possibile inversione di sguardo che riconosca nei paradossi urbani un ambito di operatività. I frammenti di città indagati sono caratterizzati dall'intravisibilità, la quale è stata esaminata costruendo un dispositivo metodologico fatto di strumenti e metodi eterogenei, tra cui la fotografia con drone.
Se le città invisibili di Italo Calvino costruiscono immagini di mondi possibili, con le città intravisibili si rende visibile l’invisibile, lavorando alla dissolvenza della dicotomia spaziale invisibilità/visibilità. La sfida della dissertazione sta nel riportare lo sguardo dell’architetto su questioni solitamente affrontate da altre discipline, in linea con le indagini sulla dimensione informale della città alla scala dei grandi insediamenti del Sud del Mondo. In questo contesto, l’esplorazione con la fotografia drone permette di identificare i pattern informali, la loro morfologia e le modalità di innesto nelle parti di città. Lo sguardo dall’alto consente di rivelare condizioni che restano invisibili da terra. Le foto della sezione fanno parte dell’indagine sul caso studio della città di Napoli ed è una sperimentazione pilota nella costruzione, a traverso immagini, di mondi invisibili – e inumani – che coesistono con i paesaggi progettati che si credono (più) umani.







