Napoli Città Obliqua. Recuperare, trasformare e ricollegare il sistema di scale e gradonate di Napoli


di Francesco Sammarco, Ciro Sepe, Danilo Vinaccia


Questo lavoro prende forma durante il ciclo di seminari Forme e Disegni della Città Contemporanea di Anna Terracciano.


"La ricerca che definisce contenuti e ambizioni del ciclo di seminari si colloca in un più ampio quadro di riferimento di ricerche e studi sulla nuova condizione urbana della dispersione, e si proietta in quella prospettiva interna all'innovazione, che la progettazione urbanistica cerca di perseguire da alcuni anni. Il percorso proposto vuole sviluppare negli studenti la capacità di decodificare e interpretare i caratteri della città contemporanea e della sua complessità, fornendo gli strumenti e le conoscenze per costruirne nuove e aggiornate interpretazioni. Parallelamente, si vuole quella capacità visionaria, tipica dell’architetto-urbanista, di prefigurare strategie di trasformazioni di parti di città e al contempo di immaginare visioni d’assieme per la città del futuro."

Nella fase preliminare di questo lavoro ci siamo occupati della costruzione di un semplice database GIS per l’organizzazione di tutti i materiali e le informazioni che ci sono serviti per le varie elaborazioni.

Terminato il quadro conoscitivo, composto da dati e cartografie digitali esistenti, ma anche ricercando e digitalizzazione tutto il sistema delle Scale di Napoli, siamo passati alla restituzione grafica.


Per la base di lavoro abbiamo deciso di scomporre, selezionare e semplificare alcuni materiali che compongono il territorio napoletano. Partendo così da disegni di cose, che assomigliano alla realtà, selezionando solamente i dati significativi che ci interessano, quindi passiamo alla rappresentazione di diagrammi, che ci restituiscono schematicamente la realtà rappresentata, arrivando al disegno di concetti, veri e propri loghi che evocano la realtà che rappresentano, e che quindi sono più facilmente comunicabili ad una più vasta platea e non solo agli addetti ai lavori.


Tra materiali selezionati e semplificati abbiamo scelto 4 categorie: morfologia, verde, infrastrutture e urbanizzato.

Sovrapponendo e interrogando i diversi loghi possiamo restituire facilmente come Napoli si sia sviluppata longitudinalmente rispetto alla costa e schiacciandosi tra quest’ultima e la forte morfologia del sistema collinare. Possiamo rappresentare inoltre come, attraversando le varie fasi di espansione, la città abbia urbanizzato i grandi polmoni verdi che la circondano.

Il risultato finale di questo gioco di selezione e semplificazione è un logo che restituisce l’immagine del territorio di Napoli e delle componenti principali che lo caratterizzano, sul quale andiamo a rappresentare con delle proiezioni volutamente esasperate le principali scalinate e gradinate del sistema da noi preso in esame. 

“[…] e immagino com’erano un tempo, come cambierà in futuro, cosa ne resterà un giorno […]”


Da questa frase di una poesia scritta da un anonimo sulle scale di Napoli iniziamo il nostro studio.


Cos’erano dunque le scale? Che valore avevano?


Erano sostanzialmente percorsi fondamentali per l’attraversamento trasversale della città, dal centro storico alle zone collinari.

Tradizionalmente siamo abituati ad immaginare Napoli come una città di mare, ma il suo territorio è decisamente legato ad una morfologia collinare, con alture più o meno elevate su cui, nel tempo, si è sviluppata la città.


Le gradinate caratterizzano quindi i lunghi percorsi che dalle colline conducono al centro e al mare e sono storicamente, almeno nel tracciato, le più antiche strade, sia perché nate da vecchi corsi d’acqua, sia perché raggiungevano chiese, monasteri e castelli.

Nella Città contemporanea sono cambiate le modalità con le quali il tempo esercita la sua funzione normativa sulla vita quotidiana, così come si sono modificate le coordinate spaziali della vita personale.


Gli spostamenti sono ottimizzati, sempre più veloci e alternativi alla mobilità dolce. Per questa ragione, negli anni, l’uso delle scale è andato diminuendo, trasformandole in un luogo di degrado e poco frequentato.


Cos’è oggi il sistema delle scale di Napoli?

La Pedamentina di S. Martino è una delle più antiche e affascinanti gradinate di Napoli.

Oggi la gradinate ha perso il proprio splendore e importanza, vigendo in uno stato di abbandono e degrado. La Pedamentina, insieme all’interno sistema delle scale di Napoli, è stata esclusa dal metabolismo della città, in seguito alla perdita del ruolo centrale di collegamento tra i quartieri di del Vomero e quelli del centro, ultimando, di fatto, il proprio ciclo di vita.


Cosa potrebbe essere il sistema delle scale di Napoli?

Non più solo un condotto di collegamento tra il Vomero e il centro della città, ma la spina centrale che si collega [e collega] ad un vasto sistema di spazi aperti, favorendola ri-attivazione nel disegno urbano della città all’interno di una strategia di riciclo dell’intero sistema delle scale di Napoli. In una visione futura d’insieme, prefiguriamo un uso privilegiato delle scale come percorsi dolci, alternativi e attrattivi, collegati a spazi vitali multi-funzionali.

Dettaglio di NapoliGRAM + Ri-funzionalizzazione delle Scale e del sistema del verde

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Dettaglio dello Stato di Fatto

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Dettaglio delle nuove funzioni delle Scale di Napoli

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